Il suolo è lo strato superiore della crosta terrestre, composto da materiali organici e inorganici: rocce frammentate, organismi viventi e in decomposizione, e una quantità straordinaria di microrganismi. È una risorsa vitale per l’ambiente e per l’uomo: nutre le piante, filtra l’acqua, immagazzina carbonio e sostiene la biodiversità. Si tratta però di una risorsa non rinnovabile. Quando viene degradato o eroso, impiega secoli per rigenerarsi.
Il delicato equilibrio che lo caratterizza dipende dalla sua struttura fisica e biologica. I microrganismi, ad esempio, giocano un ruolo chiave: trasformano la materia organica in nutrienti essenziali per le piante, contribuiscono alla formazione dell’humus e favoriscono i cicli di azoto e carbonio. Anche i minerali provenienti dalle rocce contribuiscono a nutrire il suolo, rendendo la parte più fertile, il topsoil, fondamentale per l’agricoltura.
Oggi, però, questo equilibrio è a rischio. Cambiamenti climatici, agricoltura intensiva e sfruttamento eccessivo stanno compromettendo la salute dei suoli in tutto il mondo.
Il nuovo Position Paper firmato da Grey Silo Ventures e dal Dipartimento R&I di Cereal Docks Group indaga proprio le nuove soluzioni a questo problema: il Soil Tech, un settore in rapida evoluzione in cui scienza, tecnologia e imprenditorialità si fondono con l’obiettivo di preservare, migliorare e rigenerare i suoli agricoli.
Il paper presenta quattro approcci principali con cui molte startup stanno affrontando le sfide legate alla salute del suolo:
Inoltre, offre uno sguardo dettagliato su queste tecnologie attraverso interviste esclusive con player di settore come Elaniti, APOLO Biotech, Talam Biotech e OlsAro, fornendo una prospettiva unica sulle soluzioni più promettenti per il futuro dell’agricoltura rigenerativa.
per scoprire il futuro dell’agricoltura sostenibile, analizzando le sfide legate alla salute del suolo, le tecnologie emergenti, le opportunità di investimento e le startup che stanno trasformando il settore.