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Cereal Docks Marghera: concluso l’iter autorizzativo del progetto per i nuovi silos

12 Febbraio 2025
Tempo di lettura: 1 min

Con l’autorizzazione ricevuta dal Comune di Venezia per la realizzazione di sei nuovi silos di stoccaggio presso lo stabilimento Cereal Docks di Porto Marghera, si è concluso l’iter autorizzativo del progetto che punta alla realizzazione di un assetto logistico più efficiente, sostenibile e competitivo.

L’intervento si inserisce in un più ampio piano di sviluppo dell’area produttiva di Cereal Docks Marghera, già oggetto di investimenti per 100 milioni di euro negli scorsi anni, con il raddoppio della capacità produttiva dello stabilimento. I nuovi silos, alti circa 70 metri, consentiranno di incrementare del 40% la capacità di stoccaggio, potenziando la gestione delle materie prime agroalimentari in un contesto di crescente instabilità nei mercati globali e nei costi di approvvigionamento.

L’ampliamento della capacità logistica del plant di Marghera è strettamente legato all’intervento dell’Autorità Portuale per l’adeguamento del canale industriale ovest, che servirà a consentire il passaggio di navi Panamax fino a 55.000 tonnellate. Il progetto di escavo, che prevede la rimozione di circa 450.000 metri cubi di materiale dal fondale, porterà la profondità del canale a 11 metri, permettendo così l’attracco di navi in grado di trasportare un carico quasi doppio rispetto a quelle attualmente in transito.

La strategia è chiara: maggiore capacità di stoccaggio e navi più grandi per consentire meno viaggi transoceanici, ridurre drasticamente le emissioni e garantire maggiore competitività a tutto il settore agroalimentare italiano. “La realizzazione dei nuovi silos avverrà contestualmente all’avvio dell’intervento di escavo del canale, un passaggio fondamentale per rendere la logistica del terminal più efficiente e competitiva – spiega Mauro Fanin, Presidente di Cereal Docks –. Stiamo dialogando con l’Autorità Portuale affinché questo progetto possa procedere in modo armonico, portando benefici all’intero sistema portuale e logistico”.

L’ottimizzazione della logistica a Porto Marghera avrà un impatto significativo sulla riduzione delle emissioni. L’arrivo di navi di maggior tonnellaggio permetterà di dimezzare il numero di viaggi transoceanici, con un risparmio annuo stimato di 2.500 tonnellate di carburante e una riduzione di 8.000 tonnellate di CO₂. A questo si aggiunge il miglioramento della viabilità terrestre, grazie alla diminuzione del traffico su gomma, con un conseguente alleggerimento della pressione sulle infrastrutture stradali.

L’ampliamento del terminal si inserisce in una visione strategica più ampia, che punta a rafforzare la competitività dell’industria agroalimentare italiana, garantendo un accesso più efficiente e sicuro alle materie prime. Oggi più che mai, la capacità di stoccaggio delle materie prime agroalimentari è un elemento strategico per il settore e per la sicurezza alimentare nazionale. Il miglioramento della logistica ci permetterà di essere più competitivi, ridurre i costi operativi e cogliere nuove opportunità di mercato", aggiunge Fanin.

Con oltre un milione di tonnellate di merci movimentate ogni anno, Cereal Docks rappresenta il 50% del traffico agroindustriale del Porto di Venezia, ed è oggi la principale azienda italiana nel settore delle importazioni di materie prime agricole, un comparto in cui il Paese dipende per circa il 60% dall’estero. Ogni anno, negli stabilimenti Cereal Docks, vengono lavorati più di 3 milioni di tonnellate di cereali e semi oleosi, trasformati in farine, oli e lecitine destinate all’industria agroalimentare, alla nutrizione animale, alla farmaceutica e alla cosmetica. L’autorizzazione ricevuta segna un passaggio cruciale per il futuro del terminal di Porto Marghera e per il ruolo strategico che Cereal Docks intende continuare a svolgere nel sistema agroindustriale nazionale ed europeo.


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