Fitt, Cereal Docks, la start up ATPr&d e l'Università di Palermo insieme per un progetto di ricerca sui bioplastificanti.
Cereal Docks e Fitt - azienda specializzata nello sviluppo di soluzioni per il trasporto di fluidi per uso industriale, professionale e domestico - con il supporto della start up biotech ATPr&d e del Dipartimento STEBICEF (Scienze e Tecnologie Biologiche Chimiche e Farmaceutiche) dell'Università di Palermo - hanno avviato una collaborazione per un ambizioso progetto di ricerca finalizzato allo sviluppo di bioplastificanti di nuova generazione. Il progetto, della durata di tre anni, è co-finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico attraverso il Fondo per la crescita sostenibile che supporta grandi progetti di ricerca e sviluppo tecnologico.
FITT e Cereal Docks, due aziende venete esempio di eccellenza del territorio, hanno deciso di fare rete alleandosi con l'università e una start up innovativa, con l’obiettivo di sviluppare una nuova generazione di plastificanti di origine vegetale in sostituzione ai derivati di origine petrolchimica.
L’impiego di nuove tecnologie “bio-based” in alternativa a quelle di origine minerale o fossile, è rivolto sia ad incrementare l’economicità dei processi di trasformazione che l’ecosostenibilità dei prodotti in materiale plastico. Una soluzione win-win sia per l’industria che per la tutela dell’ambiente.
«Innovazione e sostenibilità sono le nostre parole chiave - afferma Mauro Fanin Presidente di Cereal Docks Spa - il nostro impegno è rivolto a migliorare la sostenibilità dei prodotti, grazie alla definizione di materiali e processi bio-compatibili, come elementi di un'economia efficiente sotto il profilo delle risorse e più sostenibile per l'ambiente. Nell'orientare i processi di innovazione, giocano un ruolo importante le start up come ATP R&D partner di questo progetto, che proprio in queste settimane è risultata prima nella graduatoria regionale del bando per il finanziamento delle start up innovative, oltre ad aggiudicarsi il bando per il sostegno di progetti di ricerca che prevedono l'assunzione di ricercatori. Competenze evolute insieme all'entusiasmo e alla passione di giovani ricercatori sono una formula vincente».
Con all’attivo già due progetti di ricerca co-finanziata negli ultimi quattro anni, FITT continua a sostenere con forza lo sviluppo di tecnologie abilitanti (in inglese KET’S o Key Enabling Technologies) ovvero di quelle tecnologie a cui sono associate elevata intensità di R&D, cicli d’innovazione rapidi, consistenti investimenti e incrementi occupazionali ad elevata qualifica tecnica. Così Alessandro Mezzalira, CEO di FITT, plaude al progetto di collaborazione: «La ricerca e l’innovazione tecnologica sono fondamentali e ormai è imprescindibile guardare alla sostenibilità come obiettivo primario nello sviluppo di nuovi prodotti. La cosa interessante è che ci sono ricadute molto positive anche in termini di maturazione interna dell’azienda, l’evoluzione tecnologica si riflette in un continuo processo di apprendimento ed evoluzione da parte dei collaboratori: se crescono le competenze dei lavoratori cresce l’azienda».