Edizione speciale di Carta Bianca in programma il prossimo 24 gennaio dalle ore 18.30 in Basilica palladiana con la visita guidata all’esposizione “Tre capolavori a Vicenza” in compagnia del curatore Guido Beltramini, direttore del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio, e dell’artista Arcangelo Sassolino.
Un’occasione unica, riservata agli affezionati partecipanti a Carta Bianca e ai collaboratori del Gruppo, per ammirare il San Girolamo di Caravaggio, Le quattro età dell’uomo di Antoon Van Dyck e l’inedito lavoro di Sassolino intitolato No Memory Without Loss, ascoltando direttamente dal curatore e dall’artista vicentino la presentazione delle opere esposte e il significato dell’esposizione, ispirata al tema dello scorrere del tempo.
“Tre capolavori a Vicenza” è un evento ideato e promosso dal Comune di Vicenza in collaborazione con Intesa Sanpaolo curato da Guido Beltramini e da Francesca Cappelletti, direttrice della Galleria Borghese.
Il progetto è curato da Musei Civici Vicenza, Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio con il supporto di Marsilio Arte. L'iniziativa è stata possibile grazie alla sponsorizzazione di Confindustria Vicenza, Gemmo, Beltrame, Melegatti e LD 72 e alla partnership attraverso Art Bonus con Cereal Docks, Relazionésimo e Amer Group.
Il San Girolamo di Michelangelo Merisi detto Caravaggio è uno dei quadri più importanti al mondo. Realizzato nel 1606 e custodito presso la Galleria Borghese a Roma, raffigura un San Girolamo immerso tra toni freddi e caldi che evocano il rincorrersi degli opposti, la vita e la morte, il passato e il futuro e lo scorrere inesorabile del tempo.
Il moto ciclico del tempo è protagonista anche in una delle opere più importanti dei Musei Civici di Vicenza, Le quattro età dell’uomo di Antoon Van Dyck che racconta le stagioni dell’esistenza: l’infanzia, la maturità e la vecchiaia.
Il dialogo tra i due maestri viene arricchito dalla presenza del contemporaneo Arcangelo Sassolino, già presente alla Biennale di Arte del 2022 per il Padiglione di Malta con un lavoro riferito proprio al Caravaggio, La Decollazione di San Giovanni Battista. In quel caso il dialogo tra Sassolino e Caravaggio era a distanza. Qui invece l’artista si misura fisicamente con la materialità del quadro presente in Basilica. I tre capolavori ci catturano nella dimensione misteriosa e onirica del tempo.