Cento tra le migliori aziende italiane con un fatturato sopra i 500 milioni e cinquanta imprese ai vertici di quattro settori chiave della manifattura italiana (meccanica, tessile, food e chimica-farmaceutica) sono le protagoniste della nuova ricerca del Centro Studi ItalyPost e dell’Economia del Corriere della Sera, che sarà presentata ufficialmente presso la Sala Buzzati a Milano il prossimo 28 settembre.
Una ricerca che mostra come le imprese italiane siano riuscite a crescere a ritmi sostenuti malgrado una congiuntura internazionale poco favorevole, investendo nonostante le difficoltà e guardando con fiducia al futuro, puntando sul valore delle risorse umane e sulla capacità di adattarsi al mutare degli scenari.
Alle imprese, selezionate sulla base dei bilanci degli ultimi sei anni, è stato assegnato il titolo di “Super Champions” perché hanno saputo crescere superando la quota simbolica di 500 milioni di fatturato, producendo utili significativi, mantenendo una posizione finanziaria netta equilibrata e un rating finanziario che va da “ottimo” a “buono”.
Tra le aziende selezionate c’è anche Cereal Docks Group, che ha chiuso positivamente il proprio bilancio annuale lo scorso 31 agosto. Mauro Fanin, fondatore e Presidente del Gruppo, parteciperà all’evento di mercoledì 28 settembre e nel suo intervento descriverà il percorso di crescita dell’azienda, che l’ha vista evolvere fino ad affermarsi come un player di riferimento nel mercato delle materie prime alimentari.
In poco meno di quarant’anni di attività, Cereal Docks si è trasformata fino a contare oggi oltre 250 collaboratori, a cui si aggiunge l’indotto e una rete di circa 11 mila agricoltori conferenti solamente in Italia. Con 7 stabilimenti produttivi e 3 centri di stoccaggio, Cereal Docks lavora ogni anno oltre 2,7 milioni di tonnellate di cereali e semi oleosi, coinvolgendo complessivamente in Italia più di 11.000 aziende agricole. Dal 2021 inoltre, Cereal Docks ha scelto di diventare Società benefit per perseguire, insieme allo scopo di generare profitto, anche finalità di beneficio comune, con l’obiettivo di portare effetti positivi sulle persone, le comunità, i territori e l’ambiente.
«Vogliamo crescere ancora, anche per linee esterne – spiega nell’intervista di presentazione Mauro Fanin –. Il nostro obiettivo è di trasformarci da azienda strutturata a sistema di aziende integrato, coinvolgendo e aiutando aziende più piccole e, dal punto di vista della produzione, trasformare il nostro business fino ad arrivare con i nostri prodotti dietro lo scaffale, lasciando poi spazio al private label o ai grandi marchi. La nostra visione ci spinge a trasformare il concetto di Business to business a quello di Business to People, perché coinvolgere le persone, riconoscendone la qualità, è la base di un sistema capace di generare valore in ogni ambito, interno ed esterno all’azienda».
