La pandemia di covid-19 ha avuto un impatto enorme sui settori della cultura e della creatività, colpendo in modo durissimo le grandi città d’arte italiane, ma non risparmiando neanche i centri più piccoli come Vicenza, che ha dovuto chiudere in anticipo la mostra “Ritratto di donna. Il sogno degli anni Venti e lo sguardo di Ubaldo Oppi”, allestita a fine 2019 in Basilica Palladiana grazie al finanziamento di Cereal Doocks Group attraverso l’art bonus per i beni colturali.
Oggi però il moderno allestimento, realizzato appositamente per le esposizioni d’arte nel luogo simbolo della città berica, è pronto per continuare ad accogliere i visitatori, raccontando loro la straordinaria storia della Basilica palladiana e offrendo spunti interessanti per conoscere più a fondo la storia di questo magnifico edificio.
I 14 pannelli larghi 60 cm che fino a pochi mesi fa ospitavano le opere d’arte della mostra, sono stati infatti raccolti e compattati all’interno di un parallelepipedo di metallo nero di 8 metri per 8 metri, e un’altezza di 3,5 metri, liberando il salone superiore in attesa della prossima grande mostra dedicata al Rinascimento a Vicenza, che, secondo i programmi, dovrebbe essere inaugurata nel dicembre 2021. Un allestimento moderno e innovativo, capace di dialogare con l’edificio palladiano anche quando non sono in programma esposizioni artistiche.
“Purtroppo le porte della Basilica sono ancora chiuse ai visitatori, ma noi continuiamo a lavorare per non trovarci impreparati quando sarà possibile riaprire i nostri monumenti – ha dichiarato il sindaco Francesco Rucco alla stampa locale -. Purtroppo la pandemia ci ha portato a cambiare i programmi: il ciclo delle tre grandi mostre, aperto con “Ritratto di donna” ha subìto inevitabilmente uno stop”.
“In accordo con la soprintendenza abbiamo dunque disallestito la struttura espositiva – prosegue il sindaco – in modo che il grande salone possa essere ammirato nella sua interezza. Si tratta di una soluzione architettonica inedita, estremamente elegante, compatibile con la maestosità e bellezza del salone e soprattutto virtuosa dal punto di vista tecnico ed economico. Ringrazio sentitamente Cereal Docks Group che con lungimiranza ha finanziato questo allestimento attraverso l’art bonus per i beni culturali”.
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